Lunedì 7 marzo alle ore 21 presso il Teatro Sales di via Copernico 9 si è tenuto un importante incontro tra la classe arbitrale della sezione AIA di Milano e le società di calcio partecipanti ai campionati del settore giovanile e di agonistica.
Va purtroppo subito premesso che quest'occasione importante di confronto tra le due parti in causa non è stata sfruttata a dovere dalle società di calcio invitate dal Presidente Luca Sarsano, il quale, pur apprezzando la disponibilità dei rappresentanti delle società presenti, non ha potuto fare a meno di constatare con amarezza che fossero molti di più quelli assenti. In vista dell'ormai prossima scadenza del suo mandato, Sarsano ha approfittato della presenza delle squadre di calcio per fare il punto della situazione della sezione meneghina. I dati forniti si sono rivelati a tal riguardo parecchio indicativi, in particolare il numero dei tesserati è cresciuto esponenzialmente a tal punto da garantire una copertura pressoché completa delle gare di tutti i campionati e da evitare la sgradevole situazione di dover costringere le squadre a giocare le partite del campionato durante la settimana. La crescita del numero dei fischietti ha dunque giovato alla crescita di tutto il movimento arbitrale e calcistico milanese, causando l'aumento delle visionature da parte degli osservatori arbitrali e di conseguenza un livellamento verso l'alto della qualità delle prestazioni dei direttori di gara. Sarsano ha poi sottolineato l'importanza del rispetto, che ogni arbitro deve mostrare nei confronti del suo ruolo, della sezione e delle persone che incontra ogni domenica sul campo di gioco: pertanto presentarsi vestiti in maniera inadeguata, segnalarsi per un modo di porsi "autoritario e non autorevole" verso gli altri, tardare nell'arrivo al campo o nell'invio del referto sono atteggiamenti ancora oggi, seppur sporadici, totalmente stigmatizzati, in attesa che vi sia un pieno allineamento comportamentale di tutti i tesserati milanesi. Altro momento clou è stato rappresentato dalla somministrazione ai dirigenti delle squadre degli stessi clip video, contenenti particolari situazioni di gioco su cui gli arbitri si esercitano durante le RTO. Nonostante che il contesto della prova non fosse inquisitivo per i poveri malcapitati rappresentanti calcistici, è risultato curioso e divertente - per gli arbitri presenti ha avuto anche il sapore di una piccola soddisfazione - riscontrare che ragguardevoli siano state le difficoltà nel ravvisare con prontezza l'esatta natura dell'infrazione di gioco e la sua corrispondente sanzione disciplinare. D'altronde lo scopo di questa novità era proprio quello di far calare gli addetti ai lavori delle varie società nei panni dell'arbitro, che spesso la domenica sul rettangolo di gioco deve fare prima i conti con la concitazione delle varie fasi di gioco e con la difficoltà di dover decidere in una frazione di secondo, poi con tanti "colleghi" - innumerevoli se si dovesse contare tra calciatori, dirigenti e genitori - sempre pronti a contestare e a creare problemi. A conclusione della serata c'è stato il dibattito finale, in cui le società non hanno fatto mancare l'apprezzamento per l'operato della sezione arbitrale milanese e che ha rappresentato l'ennesima tappa di un dialogo costruttivo, la cui eco si spera che vada a bussare alla porta di "tutte" le società...