Abbiamo intervistato i nostri 12 ragazzi di ritorno dal Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove si è tenuta un'intenso raduno che ha visto i nostri, con i giovani colleghi di tante Sezioni consorelle (Sesto San Giovanni, Crema, Brescia, Mantova, Lovere, Chiari e Treviglio), vivere giornate da Serie A.
Cosa ci dite del viaggio e dell'arrivo a Coverciano?
Il viaggio è durato sei ore, ma è come se fosse volato: stavamo andando nel posto dei nostri sogni ed eravamo l'uno in compagnia dell'altro. Entrare a Coverciano è stato un vero tuffo al cuore, soprattutto perché i nostri colleghi della CAN A si stavano allenando...
Fin da subito è iniziata l'attività tecnica...
Sì. Abbiamo avuto giusto il tempo di lasciare i bagagli in stanza per poi andare in aula ed assistere alla prima lezione tecnica, si è parlato di condotta gravemente sleale, fallo di mano, grave fallo di gioco, autorevolezza e prevenzione. Non sono mancati neanche i quiz regolamentari! Altra attività in quell'occasione: un tema con parola chiave "Protagonista". Un approfondimento molto interessante, utilissimo per noi arbitri alle prime esperienze, soprattutto per comprendere fino in fondo il senso del nostro ruolo.
Siete riusciti ad incontrare qualche arbitro di Serie A?
Eccome! Gianpaolo Calvarese è stato molto carino, è venuto nella hall per salutarci e darci il benvenuto mentre ci radunavamo per andare a mangiare. Poi li abbiamo incontrati quasi tutti al ristorante, quando siamo scesi a cena. Il secondo giorno due "vecchie conoscenze" della nostra sezione, Renato Faverani (in coppia con il nostro Andrea Stefani nella Finale nella scorsa Coppa del Mondo, ndr) e Andrea Gervasoni ci hanno salutati al termine del nostro riscaldamento. E poi la loro lezione tecnica...
Diteci qualcosa.
Beh, per quanto siamo ormai quasi abituati a vedere ed ascoltare da vicino gli arbitri di Serie A, è sempre un'emozione ed un grande onore ascoltare una loro lezione. La lezione è stata tenuta da Gianluca Rocchi, Andrea Gervasoni, Elenito Di Liberatore e Fabiano Preti... quattro personaggi di questo livello, tutti insieme, non ci era mai capitato di vederli! Di Liberatore, poi, ci ha fatto morire dalle risate con le storie delle trasferte col suo amico Gianluca, aneddoti vari... avevamo le lacrime agli occhi.
Loro quattro invece di cosa hanno parlato, oltre a questi racconti?
Gervasoni e Rocchi ci hanno raccontato anche il loro percorso arbitrale. Per noi, che siamo al primo metro del primo chilometro di quella stessa strada, è stato molto motivante, un po' come sentirci dire "ce la puoi fare per davvero". Più sul tecnico hanno affrontato il tema della prevenzione e soprattutto Rocchi si è soffermato sull'importanza della compilazione del rapporto di gara e della puntualità nell'inviarlo al Giudice Sportivo. Su questo abbiamo anche provato a scriverne uno ed a correggerlo successivamente.
Con voi c'erano il Presidente Luca Sarsano, l'Organo Tecnico Sezionale Bruno Portaluppi e il Vice Presidente Tecnico Alexander Zezzo. Di loro cosa ci dite?
Ah con loro ci siamo trovati benissimo, ma d'altra parte li conoscevamo già molto bene e siamo stati contenti di averli con noi in questa esperienza. Luca ha avuto anche uno spazio tecnico, si è concentrato sull'aspetto della personalità in campo e del comportamento fuori dal campo, altrettanto importante, ed ha analizzato la parola ARBITRO approfondendo tutti i significati più profondi di questo termine che abbiamo scoperto essere bellissimo.
Diteci cosa non ci avete ancora raccontato delle attività tecniche, così passiamo ad altri argomenti.
Sono state tutte attività molto intense. Manca da raccontare l'intervento dei Presidenti delle Sezioni di Treviglio e Sesto San Giovanni, che ci hanno parlato di quanto sia importante dare la giusta efficacia ai provvedimenti disciplinari e di gestione delle panchine. Abbiamo anche fatto attività atletica, due allenamenti, che ci aiuteranno a prepararci atleticamente avendo adesso ancor più chiaro cosa debba fare un arbitro per preparare al meglio la prestazione della domenica.
Tanta, tantissima tecnica... contiamo, in soli tre giorni, tre lezioni tecniche, due esercitazioni scritte e due allenamenti... tempo per divertirvi zero, quindi?
Assolutamente no! Non è mancato neanche quello... intanto abbiamo visitato il Museo del Calcio: una cosa impressionante... le prime maglie della Nazionale, i vari trofei vinti ed in particolare il trofeo del Mondiale dell'82, gli accessori degli Azzurri, cimeli di ogni tipo in un solo posto. Abbiamo anche provato una certa emozione nel calcare gli stessi manti erbosi sui quali si allena la Nazionale e nella visita alla palestra dedicata ai ragazzi di Conte. E per quanto ormai al pallone preferiamo il fischietto, abbiamo dimostrato di saperci fare in un torneo di calcio tra Sezioni.
Vi siete assunti una grossa responsabilità, ragazzi. Milano è una Sezione che colleziona coppe nei classici trofei estivi.
E noi abbiamo tenuto fede alla tradizione. Chi vuoi che abbia vinto?
Siamo alla fine di questa chiacchierata, chiudiamola nel modo migliore: raccontateci come si è chiusa l'esperienza a Coverciano.
Sicuramente la chiusura è stata all'altezza degli altri giorni. Siamo stati accompagnati nell'Aula Magna del Centro Tecnico, quella per intenderci dove si svolgono le conferenze e le riunioni più importanti. Ci è stato offerto un saluto, con tanto di filmato, che ci ha davvero commossi: già nessuno di noi era felice di ripartire, proprio in quel momento ci è stato fatto vedere un filmato con i momenti più belli dei tre giorni trascorsi insieme. Tanta emozione.
Cosa portate a Milano di quel che avete avuto in Toscana?
Più che a Milano porteremo tutto quel che possiamo in campo, domenica prossima. Nella vita ci accompagneranno ricordi indimenticabili che rimarranno nella mente di ognuno di noi, nuovi consigli e nuovi insegnamenti perché un giorno vogliamo tornare lì, ma come protagonisti.
I ragazzi di Coverciano sono: Alessandro Orazi, Fabio Maiorana, Matteo Cogliati, Pietro Piemonte, Matteo Zaniolo, Samuele Rosinelli, Samuel Dania, Marco Pizzarelli, Luca Mattiacci, Francesco Feneri, Francesco Scuderi, Alessandro Cisternini