Quella di giovedì 10 marzo non è stata una semplice riunione tecnica, bensì è stato un momento di crescita più unico che raro per gli arbitri CRA e nazionali della nostra sezione.

"Imporre una cosa è sempre un problema, condividerla è una risorsa". In nome di questa convinzione, Emilio Ostinelli, della sezione di Como, mentor regionale e componente del settore tecnico, è intervenuto come ospite della RTO tenutasi Giovedì 25 Febbraio presso la sezione AIA di Milano. 

Vogliamo iniziare questa settimana con un'importante testimonianza di cosa significhi esser parte della nostra associazione, il fatto che non sia solo scendere in campo o andare in tribuna la domenica, ma sia anche esserne parte pulsante ed integrante. Quello che pubblichiamo è un ringraziamento di chi ha dato tanto alla nostra sezione ed ha ricevuto il giusto riconoscimento durante la scorsa inaugurazione. 

"Cari amici e colleghi,

A distanza ormai di più di un mese dall'importante e inaspettato riconoscimento ricevuto, nel contesto di un evento storico come l'inaugurazione della Nostra nuova Sezione, volevo esprimere alcune considerazioni sul premio stesso. Sarebbe facile limitarsi a ringraziare tutti per il premio ricevuto, ma credo che il miglior ringraziamento sia cercare di far comprendere a tutti gli associati il vero valore di tale riconoscimento e di conseguenza la Responsabilità che questo premio rappresenta. Il Premio dedicato a un grande dirigente della Nostra Sezione che si è sempre dato da fare per seguire nel migliore dei modi sia a livello tecnico che associativo tutti gli arbitri, dal più giovane al più esperto, mettendosi sempre al servizio di ciò che gli veniva richiesto. Io ho avuto la fortuna d'incontrarlo quasi subito, appena entrato nell'Aia, e da subito ho cercato di apprendere i suoi consigli. Gli stessi consigli che apprendevo e immagazzinavo non solo nel mio bagaglio sportivo, ma anche nella vita di tutti i giorni. Questi suoi insegnamenti mi hanno fatto capire com'era importante mettere in primis davanti a tutti la persona cercando di conoscerla al meglio per poi lavorare assieme al fine di formare arbitri. Renzo, anche nell'ultimo periodo di vita, non ha mai voluto abbandonare la sua Sezione, rimanendo sino a quando ha potuto in mezzo a Noi e continuando a trasmetterci i valori della vita.

Prima di chiudere con i ringraziamenti ci tengo a dire ai più giovani di appassionarsi al ruolo perché se ci si appassiona veramente si possono raggiungere grandi traguardi, ma soprattutto si cresce come uomini e donne. Questa crescita servirà per affrontare le varie tappe della vita e non è detto che esse non ti aiutino anche nell'ambito professionale. Quest’ultima affermazione è dettata dalla mia diretta esperienza in quanto, grazie all'arbitraggio, sono riuscito a sviluppare in modo più semplice la mia attuale professione avendo a che fare quotidianamente con ragazzi e ragazze di varie fasce d'età con diverse criticità, oltre a riuscire a superare situazioni difficili. Invece, dico ai colleghi con maggiore anzianità di ruolo di continuare a trasmettere ai più giovani la bellezza dell'essere arbitri e di appartenere a questa bella e grande famiglia.

Il riconoscimento avuto lo dedico inizialmente a Renzo, perché se io sono quello che sono lo devo ai tanti consigli da lui ricevuti, successivamente a Luca e a tutti i Dirigenti avuti, che mi hanno dato la possibilità di svolgere vari incarichi al fine di essere sempre attivo nel contribuire alla crescita delle giovani leve, e infine a tutti gli associati con i quali siamo cresciuti e con i quali si continua a crescere. Vorrei terminare con due citazioni. La prima è: "Educando ci si Educa" e con questa voglio invitare a non pensare che si sia già raggiunto il traguardo, in quanto la strada è ancora lunga. La seconda è: "C'è più gioia nel donare che nel ricevere" e con questa voglio dire che non bisogna donare allo scopo di ricevere, perché noi diamo molto agli altri anche senza accorgercene e il più bel riconoscimento è vedere che ciò che cerchi di trasmettere viene appreso e messo in atto!

Con affetto

Aurel"